a cura di Marinella Zetti
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D. Dove leggi abitualmente: in poltrona, a letto, alla scrivania? Se potessi scegliere, quale sarebbe il tuo luogo ideale per la lettura?
R. Poltrona e letto, ma mi piace molto leggere sotto l'ombrellone.
D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a “non finire il libro” : tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?
R. Con la seconda parte di 2666 di Roberto Bolano, non all'altezza della prima.
D. Qual è il libro che più hai amato?
R. Ne ho amati molti, ma senz'altro Fratelli d'Italia di Alberto Arbasino è fra quelli italiani quello che ha più significato per me.
D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l’autore, la bandella con la storia?
R. Cerco emozioni e nel contempo complessità, cerco uno stile originale e non troppo "romanzesco".
D. Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
R. Lesbismo, bien sûr, e possibilmente non in una versione vanilla.
Chi è Paola Guazzo:
Classe 1964, ha insegnato studi gay alla Boston University, è stata redattrice della rivista Zapruder. Storie in movimento e ha collaborato a Towanda!, rivista lesbica. Ha co-curato il volume Il movimento delle lesbiche in Italia ( Il dito e la luna 2007 ); inoltre ha collaborato alla realizzazione di un volume di storia della resistenza delle lesbiche al nazifascismo in Europa che uscirà presso le edizioni Ombre Corte nell'aprile 2010. Un mito, a suo modo è il suo primo romanzo.