Il libro della vita

 

libro-della-vita

L’ultimo romanzo di Debora De Lorenzi è un perfetto gotico: magia e streghe nell’eterna lotta tra bene e male. Intervista con l’autrice.

 

Debora De Lorenzi ha iniziato la sua avventura nel mondo dell’editoria nel 2009 e oggi annovera uno stuolo di fedeli lettori. Il libro della vita è il suo ultimo romanzo.

Sinossi
Faith Laveau non ha certo un passato comune. Non a tutti, infatti, capita di discendere da una dinastia di streghe capaci di adoperare le più potenti forze della magia. E, proprio a causa di questa sua stirpe, ritorna a Glen Witch, suo paese natale, vicino a New Orleans. Qui, insieme con la gemella Stephanie, si ritrova coinvolta in un turbinio di eventi che la vedono protagonista nell’eterna lotta tra Bene e Male. O meglio tra Magia Bianca e Magia Nera. Ma non è così facile per lei stabilire in modo chiaro il sottile limite tra le due parti perché, spirito romantico e innamorato, capisce che deve attingere anche da un certo lato oscuro e pericoloso, per far trionfare la giustizia. La narrazione si dipana lineare in quanto l’elemento magico abbraccia e valorizza anche le azioni del più quotidiano esistere. Ecco allora che i poteri straordinari di Faith prendono sotto braccio, incastonandoli perfettamente nei fatti narrati, anche quei personaggi sololibro-della-vita all’apparenza secondari, come lo sceriffo del paese, il suo vice o la barista della tavola calda. A Glen Witch, Faith e Stephanie entrano subito “in medias res” subendo gli attacchi di presenze antiche e avverse. Come quelli di Glen, la misteriosa donna cui il villaggio lega il suo nome. Trovata per caso da un monaco quando aveva circa sei mesi di vita, è cresciuta ed educata nel monastero, dove, fin da bambina, dà prova della sua padronanza del sovrannaturale. Col passare degli anni, il villaggio, vera e propria casa della magia Woodoo, sembra però essersi imbevuto eccessivamente di eventi strani e impenetrabili che decidono, troppo spesso, anche della vita o della morte dei suoi abitanti. Faith non è qui solo per questo. Ha raggiunto questo luogo prima di tutto perché “richiamata” da Asher, suo unico amore, misteriosa figura capace di attrarre e di conquistare. Una volta però resasi conto di quello che accade, non può fare a meno di intervenire. Lei e Stephanie sanno bene che le risposte vanno cercate in un certo baule, in un certo libro. Da quelle scritture dipende la salvezza di loro due, ma anche quella di tanta gente. Le battaglie entusiasmanti all’ultimo sangue e all’ultimo colpo di magia si susseguono per raccontare una storia avvincente, suggellata da un epilogo imprevedibile per il lettore e per le due stesse protagoniste. È il fuoco della magia, infatti, a sorprendere e a purificare. A qualunque costo.

Quattro chiacchiere con Debora De Lorenzi

D. Quando hai iniziato a scrivere?
R. Ho iniziato a scrivere non appena ne sono stata capace, ma a raccontare storie, credo dal mio primo vagito.

D. Perché hai scelto il genere gotico?
R. Sono sempre stata intrigata da misteri inspiegabili con la ragione o dalla scienza. La peculiare sensibilità, nonché la forte empatia di cui sono dotata, mi hanno fatto comprendere che, oltre all’universo razionale conosciuto, c’è molto altro. E poi mia nonna mi raccontava certe storie…

debora-de-lorenzi
D. Come nascono le tue storie?
R. Mi pongo spesso questa stessa domanda. Colori, suoni, profumi, musica, parole. A volte s’incontrano, si mescolano e iniziano a raccontarmi qualcosa che io, poi, racconto ai lettori.

D. A cosa stai lavorando?
R. Sto ultimando un romanzo, “Flame”. Non rivelerò nulla della trama per ora, ma è bene che si sappia che questa storia è nata su insistenza dei lettori più affezionati ai personaggi di “L’imbroglio dell’anima” e “Il libro della vita”. I messaggi in cui mi si chiedeva di continuare queste due vicende sono stati davvero molti, troppi per poterli ignorare. Io non sono amante delle saghe, temo di rendermi noiosa e ripetitiva, così ho inventato uno stratagemma che potesse accontentare loro e me.

D. Perché hai scelto l’autopubblicazione?
R. Dopo aver pubblicato con editore, ho voluto tentare qualcosa di diverso, senza vincoli, che mi permettesse di creare l’intero prodotto a modo mio e con i miei tempi. Mi avvalgo di ottimi collaboratori, cui sono affezionata, come la stimatissima professionista Paola Bianchi, Editor provvista di certificazione Europea, e Chiara Boz illustrator artist, grafica raffinata, di fama internazionale. Ho riscontrato una sorta di diffidenza nei confronti degli autori auto pubblicati, questo perché con il self chiunque può definirsi scrittore, pur non possedendo particolari abilità. Il fatto di essere già conosciuta e apprezzata dai lettori grazie ai miei precedenti lavori mi è stato utile, fornendomi una credibilità che, credo di aver confermato, anche pubblicando senza una casa editrice alle spalle.

Chi è Debora De Lorenzi
Nata a Pavia nel 1972, ha lavorato per lungo tempo nel campo del turismo e della congressistica, assecondando le proprie abilità organizzative e la propria predisposizione al contatto col pubblico. Amante del cinema, della musica, del teatro e delle arti in genere, ha da sempre coltivato anche la passione per la letteratura. Neopresidente dell’associazione culturale “Gli amici della biblioteca”, in questo periodo collabora con la Biblioteca di Pieve Albignola organizzando laboratori, e coadiuvando iniziative volte a promuovere la lettura, anche presso le scuole. È con “Maledetto libero arbitrio” che nel 2009 inizia la sua avventura editoriale, seguita poi dalla pubblicazione de “L’imbroglio dell’anima” nel 2011 con Butterfly Edizioni, grazie al concorso “Parole di carta” nel quale si aggiudica il primo posto. Il suo ultimo lavoro edito Butterfly Edizioni è intitolato “Un fiore d’ombra”, ed è disponibile in libreria da aprile 2013. Nel 2014 autopubblica tramite la piattaforma Create Space di Amazon “Il libro della vita” e da allora ha fatto del selfpublishing la sua scelta editoriale, come testimonia anche il suo ultimo romanzo, “L’imbroglio dell’anima”, versione riedita e completamente rinnovata della prima stesura, uscito a marzo sia in cartaceo, che in e-book. La sua fantasia inesauribile, sta già lavorando alla prossima opera, in cui tratterà nuovamente il genere fantasy.  
I lettori possono seguire Debora De Lorenzi sul suo blog.

 

 

 

 

 

 

Stampa