Biblio di Bo a Vigevano

 

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La libreria di Fabio Galli si è trasferita da Mortara a Vigevano, dove ha ripreso la sua attività. L’amico libraio ci racconta i motivi di questa scelta.

 

Prima di chiudere “Biblio di Bo” di Mortara, Fabio Galli aveva scritto un post molto triste su Facebook, ma che rappresentava anche un nuovo inizio.

“... dopo un anno passato nel Nulla Assoluto, fra tentativi reiterati di fare comunicazione, Biblio di Bo se ne è andata dalla insipida Mortara. È stato un anno buono se penso alle persone che hanno compreso ciò che stavo facendo e in che modo. Ho saputo che è circolata voce che nulla fosse vero di ciò che andavo raccontando riguardo al mio passato nell'Editoria. Insomma,biblio-di-bo-libri-vari sarei un mentitore. Forse mi hanno visto soltanto come uno stracciarolo o non so.
In molti mi sono stati vicini nei momenti di difficoltà, per loro sono rimasto un anno intero. Avrei chiuso, altrimenti, dopo solo sei mesi.

Ora ricomincio tutto da capo in un'altra città, e so che alcuni che frequentavano la vecchia sede mi seguiranno. Devo molto. A loro.”

Biblio di Bo ha aperto lo scorso 9 dicembre a Vigevano, in via del Popolo 18. Ed io ne sono felice perché ritengo che Fabio Galli sia un libraio molto preparato e non solo. Una libreria libera da ogni logica di mercato. Titoli selezionati, rari, moderni, usati, fuori collana. Non ci sono libri nuovi e quindi non si fanno presentazioni. Ma hanno tante idee e progetti che comunicheranno sulla pagina Facebook, inviando email e, ovviamente esponendo locandine in libreria. Sono convinta che nella nuova sede Fabio avrà i riconoscimenti che si merita.

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Ed ora gli cedo la parola, così ci spiega cosa accadrà nella nuova sede.

D. Perché ti sei trasferito a Vigevano?
R. Biblio di Bo è un progetto di divulgazione, è vero, sì, propone l'acquisto di libri che, spesso, sono rarità fuori catalogo. Credo che si possa fare divulgazione solo dove si trovano menti predisposte, ricettive e collaboranti.
Per questo motivo mi sono trasferito. Non c'era risposta e poco interesse, tranne qualcuno, ovviamente.
Questa è la cosa definitiva che voglio fare nella mia vita, per questo motivo non ho potuto desistere nonostante le difficoltà. Previste.

D. Come vivi questo trasferimento?
R.
Questo mio progetto potrei definirlo itinerante, in cerca di casa, di attenzione. Il trasferimento era dovuto. Non credo si debba perdere tempo a tentare un discorso culturale dove non c'è nessuna attenzione in merito.

Insomma, non c'è qualcosa che mi dice di restare in un posto che non è interessato a quel che propongo.

D. Cambia qualcosa in Biblio di Bo? Se sì, cosa?
R.
Non cambia nulla, direi, quello che vuole fare Biblio di Bo è esattamente quello che vuole fare Biblio di Bo.biblio-di-bo-libri-illustra

 

D. Hai già definito un programma per gli incontri che si terranno in libreria?
R.
La mia libreria (libera) non ha programmi, non pianifica, accetta proposte interessanti quando arrivano e se rientrano nel piano di divulgazione della libreria stessa.

Non è difficile avere voce da Biblio di Bo, basta averne una (di voce).

E io spero di essere una delle voci che animeranno Biblio di Bo per parlare di HIV, sieropositività, stigma e prevenzione.
M.Z.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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