IoScrittore: torneo letterario o scouting editoriale?

 

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Un’iniziativa del gruppo editoriale Mauri Spagnol, la partecipazione è gratuita, c’è tempo fino al l’8 febbraio per iscriversi. Intervista a Lucia Tomelleri, parte attiva dell’organizzazione.

 

“IoScrittore” è il torneo letterario del Gruppo editoriale Mauri Spagnol. Giunto alla settima edizione, vanta numeri di tutto rispetto: 100 ebook pubblicati 11mila opere valutate, 11 nuovi autori in libreria e 140mila giudizi prodotti.
Anche i premi non sono da sottovalutare: pubblicazione in formato ebook delle 10 migliori opere, pubblicazione in formato cartaceo della miglior opera e Premio speciale ai 10 migliori lettori. 

I partner in questa avventura sono Ibs.it, Vanity fair, Msn, La Stampa, Il circolo dei lettori di TorinoLibrerieioscrittore-torino Coop e Libreriamo; oltre al patrocinio del Mubac-Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Come avrete capito, in realtà, si tratta di una formula di scouting editoriale democratica e attenta alla qualità delle storie. Particolare, non di poco conto, il torneo è completamente gratuito. Il motto non è “Se l’hai scritto, va stampato”, come avviene nel self-publishing, ma “Se l’hai scritto, va valutato”.

Il primo passo per partecipare è iscriversi, quindi pubblicare l’incipit del romanzo entro l’8 febbraio e l’opera completa entro il 22 maggio 2017. I concorrenti sono chiamati a esprimere un giudizio sulle opere in gara sulla base della lettura dell'incipit del libro. 
Il sistema riceverà le opere e provvederà ad assegnare fino a 15 incipit a ogni partecipante. I giudizi vanno espressi entro il 10 aprile.
Una regola è molto singolare: i nomi dei partecipanti sono segreti, rivelarlo significa essere squalificati dal torneo. Vengono annunciati solo i titoli delle opere vincenti ma i nomi degli autori vengono comunicati solo alla pubblicazione dei libri.
Le modalità di partecipazione complete le trovate nel regolamento.

Per saperne di più, abbiamo rivolto alcune domande a Lucia Tomelleri che segue la parte organizzativa del torneo e collabora con Il Libraio, il periodico del gruppo Mauri Spagnol.

D. Mi hanno colpito molto i “numeri” di questo torneo e le modalità di realizzazione molto diverse dai soliti “Concorsi letterari”, come è nata questa idea?
R. Il torneo è nato da un’idea di Stefano Mauri, presidente del Gruppo Mauri Spagnol, che ha pensato a una formula di scouting originale e innovativa, in cui a scegliere le storie fossero prima di tutto i lettori, che sono i destinatari finali delle lucia-tomelleribelle storie. L’editore interviene in un secondo tempo, valutando con occhio “professionale” i romanzi, e scegliendo appunto quello (o quelli) da pubblicare in cartaceo. Ma a tutti i vincitori viene offerta la possibilità di una pubblicazione in ebook; e da un anno, a richiesta, anche su carta, con il marchio di IoScrittore e la messa in vendita su tutte le piattaforme digitali. Un’ottima possibilità di farsi leggere da tante persone.

D. Il torneo si può definire anche un “work in progress” e il romanzo potrebbe nascere durante i lavori, sicuramente viene riletto e corretto, cosa ti ha colpito di più?
R. Quello che mi ha colpito di più in questi anni è l’utilità dei giudizi che vengono dati dai lettori. Mi spiego meglio: ogni romanzo viene letto da una decina di lettori, che sono chiamati a dare un voto e un giudizio, articolato, su che cosa secondo loro funziona della storia e su che cosa no. Ecco: molti scrittori che hanno seguito i consigli ricevuti, e hanno modificato la loro opera, e quindi hanno partecipato di nuovo al torneo con l’opera modificata, hanno scalato posizioni in classifica. Ecco perché mi piace dire che a IoScrittore vincono tutti, anche quelli che non rientrano tra i primi dieci. Tutti si portano a casa spunti utili e interessanti per il loro romanzo.

D. Un’altra particolarità è l’assoluto anonimato dei partecipanti, anche quando vengono annunciati i vincitori, si conoscono i titoli delle opere ma non gli autori, un bel modo di dare “peso” ai romanzi.  Tale regola vale anche per gli organizzatori, insomma nemmeno tu conosci i nomi degli autori?
R. Ovviamente la redazione del Torneo, di cui faccio parte, ha la possibilità di conoscere i nomi di tutti i partecipanti, per esigenze organizzative. Anche durante il torneo, infatti, può succedere che qualche editor del gruppo dichiari il suostefano-mauri-salone-del-l interesse per qualche romanzo, e allora forniamo loro le informazioni necessarie per contattare l’autore. L’anonimato serve a concentrare l’attenzione di chi legge sulla storia e non sulla persona.

D. Un’altra curiosità: come sono andati sul fronte vendite i libri pubblicati in cartaceo in queste sei edizioni e gli e-book?
R. Grazie a IoScrittore molti autori hanno iniziato una brillante carriera. Valentina D’Urbano ad esempio ha venduto 130mila copie con le prime edizioni del romanzo con cui ha vinto il Torneo, Il rumore dei tuoi passi, ma ormai è al suo quinto libro, ha vinto numerosi premi letterari e viene pubblicata all’estero. Anche Giuseppe Marotta è al secondo libro con Corbaccio. Di Ignazio Tarantino, un altro vincitore, ricordo una recensione bellissima di Giovanni Pacchiano sul Corriere della Sera. IoScrittore risulta essere quindi un trampolino di lancio per molti autori, non solo un modo per vendere un unico libro. Ecco alcuni numeri interessanti sulle sei edizioni del torneo: 114.655 giudizi sulle opere partecipanti; 12.244 opere valutate, 100 nuove voci pubblicate in ebook; 11 nuovi autori in libreria; 200mila euro di royalty distribuite agli autori.

D. E infine, cosa consigli a uno scrittore che desidera cimentarsi nel torneo?
R. Di credere nella propria storia, e di provarci. Comunque vada, avrà vissuto una bellissima esperienza e avrà avuto modo di confrontarsi con tante persone che, come lui, amano la scrittura e la lettura. E allora, se avete il famoso libro nel cassetto, che cosa aspettate? In bocca al lupo!

 

 

 

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