“Gerla d’Oro” a Vittorio Avanzini

 

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L’ambito premio è stato assegnato al fondatore della Newton Compton a Pontremoli nell’ambito del 64˚Premio Bancarella. 

 

«Intuito e coraggio, tenacia e passione. Sono queste le doti di un grande editore.» Con queste parole è stato premiato con la “Gerla d’Oro” il fondatore della casa editrice Newton Compton Vittorio Avanzini domenica 17 luglio a Pontremoli (Massa Carrara), nel corso della cerimonia di assegnazione del 64˚ Premio Bancarella.
«”Gerla d’oro” è simbolo del libraio ambulante, -  ha spiegato Giovanni Tarantola, Presidente della Fondazione Città del Libro, ente organizzatore della manifestazione - ed è il meritato riconoscimento per l’attività svolta nella divulgazione del libro e nellavittorio-avanzini salvaguardia e promozione dei valori che i fondatori del Premio hanno voluto esaltare nel lontano 1952».
«Sono molto contento di ricevere questo riconoscimento. Per me è il premio più importante, perché è assegnato dai librai e perché corona una carriera intera». Ha dichiarato Vittorio Avanzini.
Classe 1938, fondatore e attuale presidente della casa editrice Newton Compton, Avanzini ha attraversato cinquant’anni di editoria italiana portando avanti una filosofia di divulgazione della conoscenza a tutti i livelli e facendo entrare i libri in tutte le case italiane. Con le sue invenzioni, con le collane economiche, dai Grandi Tascabili Economici alla collana 100 pagine a 1000 lire ai Mammut, Vittorio Avanzini è da sempre l’editore di libri economici di grande qualità. Uno spirito che la casa editrice Newton Compton, oggi guidata da Raffaello Avanzini, ha mantenuto intatto.

Il Premio Bancarella

Ma non possiamo parlare del Premio Bancarella senza citare Margherita Oggero che ha vinto la 64esima edizione del premio. Il suo romanzo La ragazza di fronte, edito da Mondadori, ha raccolto 88 voti battendo nella serata finale di Pontremoli gli altri 5 margherita-oggerocontendenti.
I finalisti, votati dai librai, erano i seguenti, ve li proponiamo in ordine di arrivo: Lucina Riley con Ally nella tempesta (Giunti), Roberto Costantini con La moglie perfetta (Marsilio), Lorenzo Licalzi con L’ultima settimana di settembre (Rizzoli), Alberto Cavanna con La nave delle anime perdute (Cairo) e Gesuino Némus con La teologia del cinghiale (Elliot).
Concludiamo ricordando che il Premio Bancarella è nato nel 1953 per l’impegno dei librai Pontremolesi e che il primo ad aggiudicarsi il premio fu Ernest Hemingway con Il Vecchio e il mare, edito da Mondadori.
Se siete curiosi e volete saperne di più, potete visitare il sito della manifestazione.
M.Z.

 

 

 

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