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Una sedia per aspettare

 

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Stupore ed emozione

tra le pagine di un libro
anzi,
qualcosa più di un libro... 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le parole o le immagini raccontano la vita?
In questo tempo, che è quello della comunicazione, le immagini sono il veicolo preferenziale per trasmettere notizie, stati d’animo, impressioni. Gli specialisti del marketing lo hanno capito da anni e ogni giorno il nostro sguardo viene rapito da forme e rappresentazioni dell’esistente, mettendo in secondo piano la tradizionale comunicazione testuale.

Così, di fronte al libro di Simona GeoUna sedia per aspettare, ed. Schena -, si è subito colpiti da questa fusione tra immagini e testi. Di come una modalità espressiva sia complemento dell’altra. Di come uno scatto fotografico possa specchiarsi nei versi di una poesia e viceversa.
Sarò ancora più chiara: il mio apprezzamento per questo primo lavoro di Simona si basa sulla mia esperienza di fotografa professionista e sulla mia celebre intemperanza nei confronti dei poeti improvvisati che infestano social network & company.
Così mi sono avvicinata alle pagine del suo libro con un atteggiamento fin troppo guardingo, vogliamo aggiungere: in modo ultra-prevenuto? Aggiungiamolo pure…

Quindi per me ora, parlare di Una sedia per aspettare significa per prima cosa cospargermi il capo di cenere…
Ne sono rimasta assolutamente affascinata e coinvolta.
Ho provato stupore ed emozione, ed è diventato in poche ore il compagno di queste mie giornate. Dopo averlo “sfogliato” pagina dopo pagina, mi sono presa la libertà di aprirlo a caso per lasciarmi rapire da un’immagine o da un verso, anche solo uno, di Simona…
Potrei citarne qualcuno, o accompagnare queste mie poche righe con qualche immagine, ma, scusatemi… Non lo farò. Vorrei che in ognuno di voi, a chiunque capiterà di leggermi, nasca la curiosità e la voglia di arrivare alla fonte di queste mie emozioni. Il libro di Simona ha la particolarità, non comune, di parlare ad ognuno stabilendo un feeling diretto e non standard, è uno dei suoi meriti. Così come non esige un ordine di lettura o presentazioni o, peggio ancora, introduzioni.
Sono pagine “accoglienti” nelle quali le immagini, le fotografie di Simona raccontano “storie”… e nelle quali le poesie sono coupe de foudre per l’anima.
Credo che questo vi dia un’esatta percezione di autrice e opere.
F.P.M.

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Una sedia per aspettare

 

Chi è Simona Geo

Simona Geo è nata a Magenta nel 1975 ed è cresciuta nell’hinterland milanese.
Oggi risiede in un piccolo paese della verde e operosa Lomellina. Di professione geometra, contrappone alla metodica precisione del suo mestiere (peraltro tipicamente maschile) doti di grande sensibilità che si esprimono da un lato nella forza narrativa dei suoi scatti fotografici, dall’altro nell’irruenza dei suoi versi, intimi, semplici e diretti.

Prima opera di poesia, - Una sedia per aspettare segue una lunga serie di esperienze artistiche dell’autrice. Simona Geo

Tra queste, oltre a varie mostre fotografiche sui paesaggi della Lomellina, è autrice di cover e foto interne del cd Operauno di Barbara Rubin e Veronica Fasanelli, artiste con cui sta portando avanti un progetto tutto al femminile che spazia dalla creazione di video per accompagnare i brani musicali alla proiezione di immagini durante i concerti.

Anche nel mondo del web e dei social network i suoi video hanno ottenuto riscontri molto positivi.

Suo, infine, lo scatto di copertina del libro Baja California di Haìs Timur, di cui ha curato anche l'editing delle immagini, che Schena Editore ha presentato al pubblico in occasione della Fiera del Libro, a Torino nel 2014, e del Book Pride, la Fiera dell’Editoria Indipendente, a Milano nel marzo del 2015.

Il libro di Simona Geo sul Web:

♠ - Sul sito dell'editore Schena →

♣ - Sullo store della Mondadori →

♥ - Sulla piattaforma di Amazon →

♦ - Sulla piattaforma IBS →

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