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Se mi lasci ti uccido – variazioni sul tema

 

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Nel suo saggio, attraverso il racconto di tre storie, Norma Stramucci, invita a riflettere sul femminicidio in atto, ponendo al lettore inquietanti domande.

 

Oltre 2000 donne uccise in Italia tra il 2000 e il 2012, 81 solo nel primo semestre del 2013; l'80% di loro sono state private della vita in contesto familiare – affettivo, da compagni ed ex compagni, e queste cifre non tengono conto delle donne transgender assassinate. Ancora maggiori le statistiche riguardo agli stupri; purtroppo incalcolabili gli abusi infantili.

É possibile assuefarsi a queste stime come se non riguardassero direttamente la responsabilità di ciascuno di noi? Individuato il diretto e colpevole esecutore dell'atto infame, è proprio vero che non abbiamo nessun altro modo per prevenire il femminicidio se non quello di stabilire pene più severe? É possibile una giustizia che intervenga prima che l'ingiustizia si compia?

Norma Stramucci, attenta e sensibile lettrice dei citati “fatti di cronaca”, pone alla nostra attenzione queste ed altre domande, attraverso il racconto di tre storie di vita. Ella ci ricorda che dietro ad ogni breve articolo ci sono persone, incontri, situazioni sociali e familiari che devono essere approfondite, conosciute, analizzate; ciascuno di noi può fare qualcosa per interrompere queste stragi, non siamo impotenti!

Cristina, Eva, Simona, tre donne che non hanno apparentemente nulla che le accomuni, se non un medesimo destino fatto di abuso, di paura, di solitudine, di minacce, di morte, fisica come psicologica. L'attenta lettrice ci rende a sua volta lettori capaci di ascoltare, complici consapevoli di una cultura che nega anzitutto il diritto soggettivo di ogni persona di scegliere per sé il cammino di vita che le permetta di esistere serena, libera da quegli schemi, pregiudizi e norme culturali che la relegano entro ruoli e modalità che le sono imposti sin dalla nascita.

Sotto osservazione sono tutti gli aspetti di una cultura che emargina, che isola, che omologa in una morale assoluta, fatta di silenzi, di non detti, ma, soprattutto, di non ascolto e mancanza di reciprocità, lasciando le vittime da sole all'interno di una struttura familiare e sociale il cui patriarcalismo tutti colpisce.

Accanto ai tre racconti, dal caldo tono della “testimonianza”, una narrazione fantasiosa che intreccia favola e racconto simbolico, La sposa lumaca. Con diverso genere letterario, la Stramucci pone la possibilità di plurali orizzonti di riflessione. Un testo edificante nel suo complesso, per chiunque di noi si stia chiedendo “io cosa posso fare?”.
Isabella Stretti

Il libro
Se mi lasci ti uccido, variazioni sul tema
di Norma Stramucci
AbelBooks
Il libro è disponibile in versione digitale, costa € 4,99

 

 

Chi è Norma Stramuccinorma-stramucci
Nasce a Recanati, dove vive e svolge la sua professione di insegnante. Approda alla scrittura con la guida del poeta Franco
Scataglini. Oltre a numerosi articoli e recensioni ha pubblicato: L’oro unto, Tracce, 1995 con una nota di Massimo Raffaele Erica, Manni, 2000 con Introduzione di Romano Luperini; Del celeste confine, Manni, 2003 con una nota di Mario Luzi; Il cielo leggero, Azimut, 2008, con una nota di Massimo Raffaeli; Lettera da una professoressa, Manni, 2009, con Introduzione di Maurizio Viroli; Se mi lasci ti uccido. Variazioni sul tema, AbelBook, 2012.
Se desiderate conoscere meglio Norma Stramucci o il suo libro, potete vistare il suo sito.

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