Parole d’altro genere

Con una selezione originale e unica di testi, Vera Gheno costruisce un dizionario invisibile che attraversa epoche, continenti e generi, non solo letterari.

 

Parole d’altro genere” è un originale atlante, curato da Vera Gheno per BUR, con un approccio letterario al tema del rapporto tra lingua e femminismo, per ricordarci quello che nel 1963 Simone de Beauvoir rivendicava con orgoglio: “una donna scrittrice non è una donna di casa che scrive, ma qualcuno la cui intera esistenza è condizionata dallo scrivere”.

Per secoli le donne hanno nascosto le proprie parole dietro a pseudonimi o non le hanno pubblicate affatto, affidandole ai posteri. Lo testimonia la presenza delle scrittrici nelle antologie scolastiche di oggi, ridotta, per dirla coi codici cromatici cari alla tradizione, a una sfumatura rosa su un cielo tutto azzurro. Lo abbiamo considerato naturale, magari pensando “non sarà che le donne scrivono peggio degli uomini?”, eppure, se guardiamo sotto il pelo dell'acqua, scopriamo che il sommerso, ovvero leParole d'altro genere parole che le donne non hanno mai smesso di scrivere, hanno cambiato il mondo, con la bellezza dirompente della letteratura.
La raccolta curata da Vera Gheno racconta queste parole attraverso le pagine affilate e sublimi delle donne che nella storia hanno fatto sentire la loro voce. Scopriamo così che l'indipendenza delle amazzoni di Christine de Pizan è, già nel XV secolo, così profonda da portarle a bandire gli uomini dalla propria terra; impariamo da Lady Mary Wortley Montagu che l'esplorazione per una donna del Settecento ha significato allargare il proprio orizzonte fino a introdurre pratiche rivoluzionarie come la vaiolizzazione nella medicina occidentale; ci lasciamo sedurre dall'idea assolutamente contemporanea che Virginia Woolf ha del genere come qualcosa di non immutabile, al punto che il suo Orlando si sveglia trasformato in donna senza alcun turbamento.
Con una selezione originale e unica di testi - che parte da Saffo e passa per Zelda Fitzgerald, Margaret Mitchell e molte altre - Gheno costruisce un dizionario invisibile che attraversa epoche, continenti e generi , e guida il lettore in un viaggio nella cosiddetta scrittura femminile. Per scoprire come le donne hanno contribuito a trasformare il modo in cui pensiamo, e si sono guadagnate sul campo il loro posto tra i classici.

 

 

Vera GhenoChi è Vera Gheno
Sociolinguista specializzata in comunicazione digitale e traduttrice dall'ungherese, ha collaborato per vent'anni con l'Accademia della Crusca lavorando nella redazione della consulenza linguistica e gestendo l'account Twitter dell'istituzione. Insegna all'Università di Firenze, dove tiene da molti anni il Laboratorio di italiano scritto per Scienze Umanistiche per la Comunicazione, e in corsi e master di diversi atenei italiani. È autrice di articoli scientifici e divulgativi e per Einaudi ha pubblicato “Potere alle parole” (2019) e “Le ragioni del dubbio” e “L'arte di usare le parole” (2021).

Foto: Wikipedia