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L’amore fa miracoli

Dopo tanti bei romanzi, questa volta Sveva Casati Modignani non ha centrato l’obiettivo proponendo ai lettori un libro “vecchio”.

 

Ho terminato da poco la lettura di “L’amore fa miracoli” di Sveva Casati Modignani e il sentimento più forte è una profonda delusione. Da molti anni leggo e apprezzo i romanzi di questa scrittrice, la sua capacità di affrontare temi difficili con delicatezza e proprietà di linguaggio. Lo ha fatto con il divorzio, l’aborto e l’omosessualità, quando non erano in molti a parlarne. Invece questo romanzo è “vecchio”, sembra quasi che sia rimasto nel cassetto per molti anni e sia stato pubblicato oggi dopo un po’ di maquillage e una rinfrescata. Ad esempio, sono state attualizzate le professioni delle protagoniste, ma i temi, i dialoghi e le situazioni descritte rimangono del secolo scorso.

Una storia che non ha niente a che vedere con le narrazioni a cui l’autrice ha abituato i suoi lettori nel corso degli anni. Quelle che l’hanno incoronata la regina del romance italiano.
Anche il finale è banale, troppo, perfino per un rosa.

E poi c’è anche un errore: nel capitolo 26 ha confuso outing con coming out, impensabile per una scrittrice attenta ai particolari come Casati Modignani. I due termini non sono sinonimi, hanno significati molto diversi: il coming out è la dichiarazione del proprio orientamento sessuale o identità di genere, mentre l’outing è un atto ostile, indica la pratica di rendere pubblico l'orientamento sessuale o l'identità di genere di una persona in assenza del suo consenso.
A questo punto mi domando: chi ha riletto il romanzo non si è accorto di nulla? E questo a mio avviso è ancora più grave, perché il lavoro dell’editor è proprio quello di identificare gli sbagli che sono sfuggiti all’autore.

Se avete voglia di un bel romance, pescate tra i primi romanzi di questa autrice.
MZ

 

Sveva C ModignaniChi è Sveva Casati Modignani
Forse non tutti sanno che è lo pseudonimo con il quale sono stati pubblicati vari romanzi a partire dal 1981. Sotto questo nome si sono celati Bice Cairati (Milano, 13 luglio 1938) e il marito Nullo Cantaroni (Milano, 27 agosto 1928 – Milano, 19 settembre 2004). Cairati ha continuato a scrivere usando lo pseudonimo anche dopo il ritiro del marito causato dalla malattia di Parkinson, dopo soli tre romanzi. Sono stati tutti editi da Sperling & Kupfer, tranne “Il diavolo e la rossumata” (2012), “Il bacio di Giuda” (2014) – con ricordi autobiografici di Cairati – e “Un battito d'ali”, pubblicati da Mondadori.
I suoi romanzi sono tradotti in venti Paesi e hanno venduto oltre dodici milioni di copie.
L’autrice vive a sempre a Milano nella stessa casa dove è nata e che apparteneva a sua nonna.

Foto del sito di Sveva Casatio Modignani.