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Leggere, secondo Federica e Giovanna

 

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Amiche e colleghe hanno dato vita a Ladynomics un blog che affronta temi che spaziano dall’economia al femminismo, dalla politica alla cultura. E amano i libri.

D. Quando vuoi rilassarti preferisci: guardare la televisione, andare al cinema o leggere un libro?
Giovanna: Si tratta di tre alternative molto diverse. Vado al cinema soprattutto nel weekend, la televisione la guardo sempre meno a favore di internet, i libri li leggo la sera se non sono troppo stanca.

Federica: Un mix di tutto: non riesco a dormire se non ho letto qualche pagina, ma mi piace andare al cinema, anche da sola e, più che la televisione, guardo ogni tanto degli show di cucina su Netflix, il Greta British Baking Show è molto rilassante.

D. Dove leggi abitualmente: in poltrona, a letto, alla scrivania? Se potessi scegliere, quale sarebbe il tuo luogo ideale per la lettura?
Giovanna: Leggo soprattutto sul divano. Il posto migliore per leggere un libro è per me su una sdraio in campagna. Lì posso anche dimenticarmi di mangiare.
Federica: Di solito leggo la sera. Ma se potessi passerei le mattinate a leggere a letto; è un gran lusso e anche un piacere che nella mia famiglia ci “tramandiamo” di generazione in generazione.

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a “non finire il libro”: tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?
Giovanna: Da ragazza mi imponevo di leggere ogni libro fino in fondo, ma devo dire che, “smarcando” i grandi classici tipici della formazione giovanile facevo poca fatica perché leggevo in proporzione libri migliori di quelli che leggo adesso. Ora difficilmente lascio a metà un libro di narrativa, anche se non è il massimo, mollo invece subito libri di saggistica e manualistica che non trattano bene o in modo approfondito un argomento che invece mi interessa. Per me sono terribili quelli tradotti dall’americano che ripetono lo stesso concetto diverse volte riprendendolo con boxini e riassuntini a fine capitolo.
Federica: Certamente, e senza nessun rimpianto. Purtroppo faccio molta fatica con i grandi classici russi. “Guerra e Pace” l’ho abbandonato dopo qualche pagina.

D. Qual è il libro -o i libri- che più hai amato? E quello o quelli che si sono rivelati una delusione?
Giovanna: I grandi classici mi hanno dato molto in termini di formazione e di maturazione, con una predilezione per i romanzi russi. Più che deludere mi ha invece molto stancato il genere thriller: letti due letti tutti, lo schema è sempre lo stesso e più si va avanti più diventano truculenti per attirare l’attenzione. Trovo questo genere un po’ esaurito, almeno per me.
Federica: Tra i miei libri preferiti ci sono il “Canto di Salomone” di Toni Morrison e “Furore” di John Steinbeck. Sono poetici e universali.
Le delusioni non le ricordo, di solito se un libro non mi convince lo lascio indietro senza pietà. A volte rimango delusa da cattive traduzioni che non rendono giustizia all’originale.

D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l’autore, la bandella con la storia?
Giovanna: Mi affido soprattutto a recensioni indipendenti che leggo su internet. Se invece sono in libreria posso anche essere attratta da copertina/titolo/autore, ma decido di acquistare o meno un libro a seconda di quanto mi convince la bandella con la storia.
Federica: La storia, e tendo a leggere soprattutto libri scritti da donne. Mi piacciono molto le grandi saghe familiari.

D. Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
Giovanna: Tutto quello che riguarda il mondo delle donne e il loro ruolo nella società, nell’economia e nella politica. Siamo più della metà della popolazione e dell’elettorato, produciamo il 41% del PIL e si sa pochissimo di quello che pensiamo del mondo e di come vorremmo che fosse. Dal punto di vista di ruolo nella società, nel lavoro e della visibilità mediatica siamo ancora rimaste invisibili e “nascoste” in casa.
Federica: Sono molto di parte, ma tutto ciò che riguarda il femminismo, siccome di questo mi occupo. Leggo tanti libri interessanti sul tema in inglese, e mi spiace che molti non siano (ancora?) accessibili al pubblico italiano.

D. E per finire cosa pensi degli e-book? Secondo te, quali sono i loro pregi e i loro difetti? Li utilizzi?
Giovanna: Leggo gli ebook soprattutto se devo leggere qualche pubblicazione che mi serve per aggiornamento professionale. Se devo leggere un libro per rilassarmi preferisco ancora la carta.
Federica: Non leggo niente su ebook a parte qualche libro per lavoro. Non ho nessuna particolare obiezione, anzi credo siano molto utili, per esempio in viaggio quando portarsi libri è scomodo. Di solito leggo a fine giornata e non ho voglia di prendere in mano nulla che mi ricordi uno schermo.

Chi è Ladynomics
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Giovanna Badalassi
, economista, da vent’anni svolge attività di analista e ricercatrice indipendente nel settore delle Politiche di genere, del Lavoro e di welfare. È specializzata su temi quali il bilancio di genere, conciliazione vita-lavoro, condizione femminile, mercato del lavoro, formazione, violenza contro le donne e i bambini. Legge molto per il suo lavoro, che le piace, ma vorrebbe avere più tempo anche per letture meno impegnative. Ha due figli, la femmina legge molto, il maschio… ci stiamo ancora lavorando.

Scrive con la sua collega e amica Federica Gentile su Ladynomics.


Federica Gentile è nata e cresciuta a Torino, e da più di 10 anni vive negli Stati Uniti, dove insegna al collegefederica gentile Gender Studies e Italiano. È una lettrice vorace: legge molto, rilegge ancora di più e spesso leggo 4-5 libri contemporaneamente. Ha una figlia che sa leggere ma preferisce ascoltare qualcuno che legge – quindi legge anche molti libri per bambini. Usa moltissimo le biblioteche pubbliche, che sono una grande risorsa.
Scrive con la sua collega e amica Giovanna Badalassi su Ladynomics.

 

 

 

 

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