Leggere, secondo Fabio Marelli

 

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Adora leggere a letto, in attesa di un divano comodo. Finisce sempre i libri e preferisce la versione cartacea. In realtà non ha mai letto un e-book.

D. Quando vuoi rilassarti preferisci: guardare la televisione, andare al cinema o leggere un libro?
R. Quando ho tempo, leggere un libro.

D. Dove leggi abitualmente: in poltrona, a letto, alla scrivania? Se potessi scegliere, quale sarebbe il tuo luogo ideale per la lettura?
R. Leggo a letto ma conto presto di avere un bel divano comodo dove leggere seduto a gambe lunghe.

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a “non finire il libro”: tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?
R. In genere li finisco sempre, se un libro non mi appassiona al cento per cento, magari salto qualche riga per arrivare prima alla fine.

D. Qual è il libro -o i libri- che più hai amato? E quello o quelli che...
R. “Il giorno più felice della mia vita” di Sebastiano Mauri; “Splendore” di Margaret Mazzantini. Preferisco consigliare quelli che hanno significato qualcosa, che dare pareri negativi... Tutto è troppo soggettivo.

D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l’autore, la bandella con la storia?
R. Il titolo è sempre un ottimo biglietto da visita ma la storia è fondamentale per potersi riconoscere in qualcosa.

D. Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
R. Personalmente mi attraggono tanto le storie vere quanto i romanzi. Sono attratto dalla meteorologia. Un bel romanzo meteorologico non sarebbe male...

D. E per finire cosa pensi degli e-book? Secondo te, quali sono i loro pregi e i loro difetti?
R. Che siano utili per chi ha poco tempo per recarsi in libreria a toccare i libri con mano. Personalmente preferisco il cartaceo ma non critico chi li preferisce.

D. Li utilizzi?
R. Non ne ho mai letto uno.

Chi è Fabio Marelli
È nato a Tortona, in provincia di Alessandria, il 4 agosto 1978. Da bambino sogna di diventare un conduttore televisivo e all’età di 16 anni è uno speaker radiofonico. Da adolescente coltiva la passione per la meteorologia: i suoi video-meteo comici su YouTube lo portano sul piccolo schermo. Radio, TV, social network: la sua passione è comunicare, ma non chiedetegli cosa farà da grande. Il libro “Castelli di carte” è la sua opera prima.
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