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Leggere, secondo Elisa Gelsomino

 

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La sua è una vera passione e vi si dedica ovunque. Quando incontra un libro che non la soddisfa, salta le pagine. E per quanto riguarda gli e-book…

 

D. Quando vuoi rilassarti preferisci: guardare la televisione, andare al cinema o leggere un libro?
R. Senz'altro, leggere un libro. Divano e DVD, per me, sono di gran lunga un'accoppiata migliore del cinema. Di TV, invece, non ne guardo: non seguo nemmeno i telegiornali, mi tengo informata con quotidiani e internet. 
 

D. Dove leggi abitualmente: in poltrona, a letto, alla scrivania? Se potessi scegliere, quale sarebbe il tuo luogo ideale per la lettura?
R. Potenzialmente, ogni luogo è quello ideale per immergersi in un buon libro. Leggo davvero ovunque - nella sala d'attesa del medico, al bar, mentre cucino, in treno, a letto, in bagno –, ma il mio "angolo di lettura", in casa, è un pouf di vimini accanto alla libreria. Una cosa che riesco a fare raramente e che mi piace molto è andare a leggere in mezzo alla natura.
 

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a “non finire il libro”: tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?
R. Essendo cocciuta e non piacendomi l'idea di aver speso male tempo e denaro, preferisco avvalermi del secondo diritto del lettore, ovvero quello di "saltare le pagine". Capitano però, ogni tanto, libri che davvero non riesco a terminare nemmeno saltando le pagine: l'ultimo è stato La fine dell'eternità di Isaac Asimov. La fantascienza è uno dei pochi generi che non fanno per me: ogni tanto ci provo e fallisco miseramente.
 

D. Qual è il libro -o i libri- che più hai amato? E quello o quelli che si sono rivelati una delusione?
R. Chiedermi dei libri che più ho amato è aprire un vaso di Pandora..!
Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry è il libro che mi accompagna da una vita e che rileggo almeno ad ogni stagione. Tra i libri di autori italiani, Un uomo di Oriana Fallaci e Il mare colore del vino di Leonardo Sciascia. Tra le mie letture recenti, non posso non citare Stoner di John Williams e Il commesso di Bernard Malamud, entrambi a dir poco meravigliosi. Amo la letteratura tedesca – Kafka e Goethe sono i miei primi amori, Thomas Mann l'ultimo – ed i romanzi monumentali, come La scoperta del cielo di Harry Mulisch e Il cardellino di Donna Tartt.
Di solito, le delusioni riguardano autori contemporanei molto reclamizzati: i primi che mi vengono in mente sono Baricco e Camilleri.  
 

D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l’autore, la bandella con la storia?
R. In un libro cerco, molto banalmente, me stessa. Un libro deve darmi da pensare (durante la lettura, ma soprattutto dopo), deve emozionarmi e scuotermi, deve cambiarmi. Copertina e/o titolo mi hanno portato a leggere capolavori sconosciuti (il già citato La scoperta del cielo, ad esempio). In genere, bado poco all'autore e non bado per niente alla quarta di copertina: sono piuttosto istintiva, insomma.
 

D. Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
R. Sono appassionata di storia tedesca e di cultura ebraica, per fortuna ho di che leggere!
Ad ogni modo, credo che l'editoria italiana abbia tanti difetti ma proprio non manchi di varietà nei temi: basta saper cercare – e scegliere.  
 

D. Cosa pensi degli e-book e più in generale dell’editoria digitale?
R. Fino a un paio di anni fa, non avrei mai creduto di poter leggere un e-book: sono sempre stata tra quelli che "ma vuoi mettere l'odore della carta?". Ora sono decisamente più morbida, vedo gli e-book come una grande risorsa ed una grande comodità. E l'editoria digitale, in un mondo tutto digitale, è una necessità.
 

D. E infine, li utilizzi? Secondo te, quali sono i loro pregi e i loro difetti?
R. Leggo (anche) in digitale da quando mi sono trasferita all'estero: il rifornimento continuo di libri cartacei sarebbe troppo lento e costoso.
Continuo a preferire il libro cartaceo, ma i pregi degli e-book sono molti: li acquisti con un click e costano meno del cartaceo, Il cardellino diventa spesso pochi millimetri e, quando parti per le vacanze estive, non hai bisogno di un trolley solo per i libri da leggere sotto l'ombrellone.
D'altro canto, mi piace vedere la mia libreria straripante di volumi, mi piace sottolineare a matita le frasi che più mi colpiscono e andarle poi a rileggere a distanza di tempo, mi piace sentire il libro – nella sua materialità – tra le mani. E poi, certo, "ma vuoi mettere l'odore della carta?".

Chi è Elisa Gelsomino
Torinese di nascita e tedesca d'adozione, da sempre lettrice vorace, scrittrice e violoncellista in erba. Scrive di libri su Il Club del Libro, di cui è caporedattrice dal 2010, sul suo blog e sul suo profilo Twitter.

 

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