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RCS punta sul digitale

 

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Anche il Gruppo nato
a Milano all’inizio del secolo scorso ha deciso di mettere in campo nuove energie per l’editoria digitale, ma senza rinunciare al DRM. Per saperne di più abbiamo rivolto alcune domande Emanuele Marini Direzione Tecnica -Digital Publishing- RCS Libri.

Riassumere il Gruppo RCS in poche righe è molto difficile, ma possiamo provarci dicendo che tutto è cominciato all’inizio del 1900 con Angelo Rizzoli e che oggi la compagnia è attiva nel settore dei quotidiani, dei periodici, dei libri, nei comparti dei new media, della tv digitale e della radiofonia, nell’organizzazione di eventi sportivi, nella raccolta pubblicitaria e nella distribuzione.

E sul fronte libri il Gruppo annovera 12 marchi quali Rizzoli, Adelphi, Bompiani, Marsilio, solo per citare i più noti.

Per quanto concerne l’editoria digitale RCS è scesa in campo con alcuni progetti specifichi, l’ultimo in ordine di tempo You Feel, una collana di romanzi brevi al femminile che al momento propone 20 titoli.tutta-colpa-del-mare

Per saper di più sull’impegno dell’editore in ambito digitale abbiamo rivolto alcune domande a Emanuele Marini Direzione Tecnica -Digital Publishing- RCS Libri.

D. Quando avete iniziato a pubblicare e-book?
R. Abbiamo lanciato sul mercato i nostri titoli nell’autunno 2010 con circa 500 titoli, sia novità che titoli di catalogo, digitalizzati appositamente per arricchire l’offerta per i nostri clienti, consapevoli dell’importanza della “coda lunga” nel mercato dell’editoria digitale.
Dal 2010 a oggi abbiamo continuato a dedicarci sia alla pubblicazione degli e-book dei titoli novità sia della conversione e commercializzazione del nostro catalogo, rilanciando autori e collane. Ad oggi il catalogo si avvicina ai 5500 titoli.

D. Vi sono collane dedicate all’editoria digitale?
R. Ad oggi pubblichiamo titoli in anteprima digitale o esclusivamente digitali con il marchio Rizzoli First e Rizzoli Lab, inoltre ha preso il via da pochi giorni il Progetto You Feel.

D. Come coniugate l’editoria cartacea con quella digitale?
R. In alcuni casi il recupero e la pubblicazione dei titoli di catalogo in edizione digitale è a sostegno del rilancio di un titolo novità dell’autore.

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D. L’edizione digitale avviene contemporaneamente a quella cartacea o in un momento successivo?

R. Le due edizioni vengono commercializzate in contemporanea.

D. I vostri libri in versione digitale contengono il DRM-Digital Rights Mangement o lucchetto elettronico, oppure sono liberi? Se inserite il DRM perché lo fate?
R. I nostri libri sono protetti da DRM. Utilizziamo tale protezione perché riteniamo sia importante tutelare la proprietà letteraria dei nostri autori.

D. Siete d’accordo con l’Iva al 22% sui libri elettronici o credete che l’aliquota dovrebbe essere al 4% come per la versione cartacea?
R. Personalmente credo che, trattandosi comunque di cultura, l’Iva applicata sul prodotto digitale debba essere commisurata a quello cartaceo.

D. Come vanno le vendite degli e-book?
R. Attualmente gli e-book fanno il 2-3% del fatturato totale della divisione Trade ma abbiamo buone aspettative di crescita.

D. Quali argomenti privilegiano i vostri lettori?
R. Sostanzialmente narrativa e saggistica.

D. Ritenete che gli editori abbiano avuto un approccio corretto all’editoria digitale o si sono limitati a “tradurre” i libri in formato ePub?
R. Per quanto ci riguarda, vista anche la congiuntura economica in cui si trova l’editoria (e non solo), abbiamoil-museo-immaginatojpg fatto il possibile per proporre periodicamente prodotti innovativi ai nostri clienti, abbiamo per primi pubblicato Il museo immaginato di Philippe Daverio un e-book illustrato con pop-up, l’e-book a “bivi” Ragazza entra in un bar di Helena S. Page, inoltre abbiamo riproposto le fiabe sonore in formato digitale con audio e animazioni, inoltre abbiamo organizzato contest letterari.

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