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Leggere, secondo Chiara Crovella

chiara crovella

D. Quando vuoi rilassarti preferisci: guardare la televisione, andare al cinema o leggere un libro?
R. Non guardo molto la TV, non amo i programmi televisivi. La sera (...)

 

 

 (...) guardo più che altro film. Ma quando ho voglia di un vero momento di relax un buon libro è quello che mi permette di estraniarmi dal mondo.

 

D. Dove leggi abitualmente: in poltrona, a letto, alla scrivania? Se potessi scegliere, quale sarebbe il tuo luogo ideale per la lettura?
R. Devo dire che vivendo in campagna e lavorando a Torino leggo abitualmente sul treno nell’ora di viaggio che mi separa da casa. Però ho due luoghi del cuore per leggere, uno a seconda delle stagioni. In primavera e estate è il giardino, all’ombra di un albero e come unico sottofondo il cinguettio degli uccellini. In autunno e inverno è il mio divano rosso proprio davanti al caminetto acceso.

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a “non finire il libro”: tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?
R. Devo dire che mi dà molto fastidio iniziare un libro e non finirlo, ho paura di “perdermi qualcosa”, magari nel finale si riprende… però devo dire che un paio di volte mi è capitato di esercitare questo diritto.

D. Qual è il libro che più hai amato?
R. Penso spesso a quale tra i libri che ho letto sia il mio preferito, quello che più mi è rimasto nel cuore, ma non riesco a sceglierne uno. Direi che ne ho uno per ogni momento della mia vita ma farei un torto ai libri stessi scegliendo uno solo di loro.

D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l’autore, la bandella con la storia?
R. Adoro andare in libreria, passeggiare negli scaffali, farmi attrarre dalle copertine, ma è la bandella con la storia a farmi decidere di acquistare un libro.

D. Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
R. Non direi che non venga considerato. Ma adoro i romanzi che oltre alla storia vera e propria mi parlano di luoghi reali, descrivendo città e paesaggi. Sarà deformazione professionale ma a me sembra di essere catapultata in quel luogo e mi viene voglia di andare a scoprire.

D. E per finire cosa pensi degli e-book? Credi che potranno sostituire i libri cartacei?
R. Non credo. I libri di carta hanno un fascino particolare, un profumo, che per me non è sostituibile.

D. Li utilizzi? Secondo te, quali sono i loro pregi e i loro difetti?
R. Non ne possiedo uno, ma da quando è iniziata la mia vita da pendolare in treno mi è venuta voglia di acquistarlo. La cultura ha un peso che si esprime anche in grammi e quindi la mia scelta di un libro a volte dipende anche da quello. L’e-book potrebbe agevolarmi permettendomi di far ginnastica solo in palestra…

Chi è Chiara Crovella:
nata a Torino nel 1980, dopo la laurea in Scienze del Turismo ha fatto della sua passione per i viaggi e per la sua città un lavoro. Lavora presso Turismo Torino e Provincia, l’ufficio del Turismo della città di Torino e della Provincia in qualità di addetta stampa internazionale.
Il suo account su Twitter è il seguente: @ChiaraCrovella

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