Leggere, secondo Gianni Di Quattro


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D. Quando vuoi rilassarti preferisci: guardare la televisione, andare al cinema o leggere un libro?

R. Leggere un libro prevalentemente e anche guardare la televisione se  la proposta è interessante. (...)

 

D. Dove leggi abitualmente: in poltrona, a letto, alla scrivania? Se potessi scegliere, quale sarebbe il tuo luogo ideale per la lettura?
R. Mi piace leggere alla scrivania e in poltrona. Ma il luogo ideale è la scrivania.

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a “non finire il libro”: tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?
R. Sì condivido ed è un diritto del lettore. E mi son o avvalso di questo diritto, infatti non ho terminato vari libri.

D. Qual è il libro che più hai amato?
R. Tanti. Per esempio la letteratura americana del secolo scorso e Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l’autore, la bandella con la storia?
R. Il titolo e l’autore e poi la trama. Amo i libri con una trama.

D. Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
R. Si potrebbe parlare di sociologia, un misto tra innovazione, tecnologia e storia. L’esame del futuro e come si può rileggere il passato in relazione alle  idee nuove e alle evoluzioni della tecnica.  Meno biografie di personaggi e più storie industriali, politiche e tecnologiche per capire, per interpretare. L’argomento dovrebbe o potrebbe essere trattato in collegamento con centri di studio e ricerca italiani prevalentemente ma anche stranieri, se possibili europei. Questo richiede un modo diverso di fare editoria da parte delle società del settore.

D. E per finire cosa pensi degli e-book? Credi che potranno sostituire i libri cartacei? 
R. Potranno affiancare i cartacei e non sostituirli  almeno per i prossimi dieci anni.

D. Li utilizzi? Secondo te, quali sono i loro pregi e i loro difetti?
R. Al momento non li utilizzo. Penso che il pregio principale sia la portabilità.

Chi è Gianni Di Quattro:
siciliano, laureato in Giurisprudenza, 77 anni, vive a Milano. Per molti anni ha lavorato in Olivetti prima nei settori tradizionali e poi in quelli della elettronica e delle telecomunicazioni. Ha girato il mondo, ha vissuto anche in Spagna e in Messico. Ha lavorato anche nel gruppo BNL e nel gruppo Fiat anche se per brevi periodi. Ha fatto il consulente con una sua società e anche il piccolo editore di una rivista dedicata alla evoluzione del mondo delle telecomunicazioni in generale. Si è occupato di sistemi e progetti di comunicazione organizzando incontri e conversazioni mensili per vari anni. Ora collabora con una piccola società per progetti innovativi nelle aree del mercato, del cambiamento e su come capire e interpretare comportamenti e speranze. È sposato senza figli ma è affezionato ad alcuni nipoti e figliocci.
Chi desidera conoscerlo meglio, può visitare la sua pagina Facebook.

 

 

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