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Leggere, secondo Elena Giffoni


Elena GiffoniD. Quando vuoi rilassarti preferisci: guardare la televisione, andare al cinema o leggere un libro?
R. Non disdegno nessuna di queste 3 attività anche se non sono una grande amante della TV, la guardo principalmente per lavoro. Amo molto il cinema, ma lo trovo meno completo della lettura. (...)

 

Sono abbastanza eclettica però, e mi piace fare di tutto, qualche volta anche contemporaneamente.  
Ma leggere un libro che mi piace, riesce a coinvolgermi totalmente a livello sensoriale: tocco il libro, ne sento l’odore, lo sfoglio, riguardo la copertina, la foto dell’autore – perché no -, creo la situazione giusta per me nel silenzio o con la musica di sottofondo, mi prendo il tempo per distogliere gli occhi dal libro e pensare, sento la mia voce leggere nella mia mente. E viaggio con la fantasia, guardo con gli occhi ciò che sto immaginando mentre leggo, intravedo i dettagli, i colori, i profumi, i sapori. Lo ammetto, leggere un libro che mi piace per rilassarmi è una sensazione forte che mi distoglie da tutto.
 

D. Dove leggi abitualmente: in poltrona, a letto, alla scrivania? Se potessi scegliere, quale sarebbe il tuo luogo ideale per la lettura?
R. Considero la lettura un “nutrimento” che spesso sfrutto nei tempi morti. Leggo ovunque, anche in movimento e leggo di tutto, in particolar modo se quella lettura mi appassiona. Il mio luogo ideale però è accovacciata sul mio divano.
 

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a “non finire il libro”: tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?
R. Qualche volta avviene, è successo con vari libri. Mi capita di non finire un libro perché non mi sento coinvolta, non mi piace, non mi conquista. E non amo sforzarmi a finire i libri, lo faccio senza pentimenti sennò non è più piacere: sono pienamente d’accordo con Pennac, ognuno è libero di non portare a termine la lettura. Ma succede anche che ci metta molto tempo a finire un libro che mi piace per non arrivare alla fine. Talvolta riprendo in mano libri che non ho terminato per concluderli in un secondo momento, oppure di leggerne vari contemporaneamente per infine incrociare la fine di ogni storia.
 

D. Qual è il libro che più hai amato?
R. Ho amato molti libri. Non ho un libro preferito. Ogni lettura che ho prediletto è stata un’esperienza sensoriale che mi ha fatto perdere in ogni parola stampata. I libri che amo di più sono quelli che non vorrei finissero mai e che cerco di diluire ulteriormente per arrivare il più tardi possibile all’ultima pagina. I libri che mi piacciono sono un vero omaggio fatto alla mia mente e ne sono grata all’autore.
 

D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l’autore, la bandella con la storia?
R. Un libro deve attrarre la mia attenzione, a partire dal luogo dove lo trovo. La copertina è molto importante, come il titolo: sono le 2 cose che vedo appena ne adocchio uno. La bandella con la storia è decisiva, se non mi convince, per me è un libro perso in quel momento. L’autore è importante perché, se lo conosco, è più o meno “familiare” e quindi immagino a cosa vado incontro. Amo però quando scopro nuovi autori e quando riescono a stupirmi.
 

D. Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
R. Mi appassiono a molti argomenti. Penso sia semplicemente una questione di come vengono proposti dall’autore. Non prediligo un argomento specifico, basta che  storia mi faccia volare via per un po’. In Italia abbiamo autori interessanti e c’è ancora spazio per molti altri. Con un gioco di parole, quindi, spazio a tutti quegli argomenti che devono ancora trovare spazio!
 

D. E per finire cosa pensi degli e-book? Credi che potranno sostituire i libri cartacei?
R. Sono un'amante delle tecnologie e mi piace l’idea di poter aver a disposizione qualsiasi informazione o cosa “in tasca”. Poter accendere un dispositivo e trovarci il libro che desidero in quel momento è impagabile. L’idea di poter cercare una frase, un’idea, un pensiero, perdermi tra le righe in un solo attimo, sempre e ovunque, mi seduce. E inoltre, il costo di un libro accessibile a tutti lo rende finalmente democratico e intelligente come deve essere.
I libri cartacei, però, hanno il fascino della carta stampata: il tatto, l’odore, l’usura, la personalizzazione, l’orecchio sull’angolo della pagina, la sottolineatura delle frasi accattivanti fatte a mano con la matita o la penna preferita, il segnalibro trovato o creato proprio per quel libro, rendono quelle pagine molto più personali e intime di un e-book che non necessita di una bella libreria vissuta. E infine, l’aspettativa di sfogliare con le mani il libro del desiderio, trovare quello che sto effettivamente cercando o semplicemente scoprendo qualcosa di nuovo che possa diventare la mia nuova avventura letteraria, è per me il vero gusto della lettura a tutto tondo.
 

D. Li utilizzi? Secondo te, quali sono i loro pregi e i loro difetti?
R. Gli e-book sono rivoluzionari come molta tecnologia. Mi capita di utilizzare e-book, ma dipende dal tipo di libro e se non ne ho di cartacei a portata di mano. Sono sicura che in futuro li utilizzerò con maggiore frequenza anche perché ormai nella mia libreria non c’è più un centimetro libero! Il grande vantaggio dell’e-book è il risparmio di spazio, il costo appunto, e l’interattività immediata con il web. Lo svantaggio è che è più “asciutto” rispetto alla carta, regala meno emozioni, e la lettura, per me, è emozione.


 

Chi è Elena Giffoni:
la sua professione è la comunicazione, opera nel settore delle Relazioni Pubbliche e delle relazioni con i media da oltre 20 anni. Fornisce consulenza e servizi alle imprese di vari settori.
La sua esperienza professionale è nata e si è sviluppata in agenzie e network di PR internazionali. In quest’ambito si è dedicata inoltre allo startup delle filiali italiana e spagnola di un’agenzia parte di un network internazionale.
Affascinata dall’universo della comunicazione globale, è interessata a tutte le nuove tendenze e novità che segue con spirito creativo, come tutte le cose che ama e che fa.
Ha curato il libro Donne di Biusiness coinvolgendo 70 stupende imprenditrici e professioniste che hanno raccontato la loro storia professionale e non solo.
E’ nata a Bruxelles in Belgio in primavera e ama il profumo della natura che
a Milano, dove vive, si deve andare a cercare.

Chi desidera conoscere meglio Elena Giffoni, può visitare il suo blog.

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