Leggere, secondo Damiano Mazzotti

Pubblicato in Interviste


 Damiano Mazzotti

D. Quando vuoi rilassarti preferisci: guardare la televisione, andare al cinema o leggere un libro?
R. Sempre meglio leggersi un libro, ma se devo fare una recensione la cosa diventa molto meno rilassante e molto più stimolante (...)

 

D. Dove leggi abitualmente: in poltrona, a letto, alla scrivania? Se potessi scegliere, quale sarebbe il tuo luogo ideale per la lettura?
R. Il letto è il posto migliore, poi viene la poltrona. Il posto ideale è sempre casa mia.

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a "non finire il libro": tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?
R. Io leggo soprattutto saggi e autobiografie e non trovo corretta questa posizione... è molto meglio la lettura veloce di alcune parti o addirittura saltare le parti più noiose, ma un'opera deve essere giudicata dall'inizio alla fine.

D. Qual è il libro che più hai amato?
R. Non saprei... Sono una persona che ha sempre bisogno di nuovi stimoli. Forse il libro che ha lasciato di più il segno è stato Il Cigno nero di Nassim Nicholas Taleb.

D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l'autore, la bandella con la storia?
R. Tutto l'insieme delle cose... Deve essere equilibrato. Oppure avere uno stile. Oppure essere molto originale, provocante o abilmente seduttivo.

D. Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
R. L'originalità e la complessità della personalità e la libertà personale.

D. E per finire cosa pensi degli e-book? Credi che potranno sostituire i libri cartacei?
R. Gli e-book diventeranno col tempo circa la metà delle letture totali di una persona di cultura medio bassa. Forse un po' di più per le persone di cultura medio alta. Ma la carta ha molti vantaggi nella semplicità e nella manipolazione e stanca meno la mente. Io penso che oltre alle 300 pagine qualcuno dovrebbe pagarmi per riuscire a farmi leggere un'e-book. Ma sono una persona che oramai fa parte delle vecchie generazioni di primitivi e magari i più giovani hanno già assimilato una buona abitudine ottimizzata alla lettura su schermo.

D. Li utilizzi? Secondo te, quali sono i loro pregi e i loro difetti?
R. Per ora pochissimo: per chi ama la lettura veloce è come saltare con le gambe legate. L'unico vero pregio dell'e-book risiede nel fatto che un libro non diventerà mai introvabile. Naturalmente diventa più facilmente leggibile in tutto il mondo. Quindi l'economicità può essere un aspetto piuttosto secondario: quasi tutti i classici si possono trovare anche in una versione cartacea molto economica. Inoltre se un'e-book scientifico non consente link diretti nel web, l'opera rappresenta solo una fotocopia sbiadita e sottoutilizzata di un'idea potenzialmente molto creativa.

a cura di Marinella Zetti

Chi è Damiano Mazzotti:
è nato a Faenza nel 1970 e si è laureato in Psicologia Clinica e di Comunità nel 1995 a Padova. Nel 2008 ha pubblicato Uomini e amori gioie e dolori. Nel 2009 è uscito il primo saggio di attualità di un citizen reporter italiano totalmente partecipativo: Libero pensiero e liberi pensatori. Attualmente scrive recensioni su AgoraVox.it e Scuolachefarete.it. Per la carta stampata italiana è diventato un personaggio innominabile. Nel Web può rilasciare una piccola intervista qua e una piccola intervista là. Tutte libere di muoversi liberissimamente...

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