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Leggere, secondo Stefano Arnelli


 Stefano Arnelli

D. Quando vuoi rilassarti preferisci: guardare la televisione, andare al cinema o leggere un libro?
R. Faccio tutte e tre le cose. Comunque anche un libro ci sta, ma leggo solo cose molto specialistiche. Ad esempio ora un libro di letture in arabo. (...)

 

D. Nel suo famoso Decalogo, al terzo posto, Daniel Pennac sancisce il diritto del lettore a “non finire il libro”: tu hai seguito questo consiglio? Se sì, con quale libro e perché?

R. Certo che l'ho seguito! Con Le memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar, noioso all'inverosimile. Mi capita spesso con libri di letteratura. Trovo interessanti pochissimi autori.

D. Qual è il libro che più hai amato?
R. Il nome della rosa di Umberto Eco, Il maestro e Margherita di Bulgakov Michail, molti libri di Aldo Busi (praticamente tutti).

D. Cosa cerchi in un libro? Cosa attira di più la tua attenzione: la copertina, il titolo, l’autore, la bandella con la storia?
R. Generalmente l'autore o l'argomento.

D. Quale argomento ti appassiona e, secondo te, viene poco considerato dagli editori italiani?
R. La matematica e l'insegnamento e divulgazione delle lingue.

D. E per finire cosa pensi degli e-book? Credi che potranno sostituire i libri cartacei?
R. Dubito, il libro è anche un oggetto fisico con una sua storia e un suo fascino. Inoltre i supporti informatici materiali sono ancora troppo facilmente deperibili e gli e-book rischierebbero di venire distrutti in pochi decenni

D. Li utilizzi? Secondo te, quali sono i loro pregi e i loro difetti?
R. Non li utilizzo per i motivi esposti al punto precedente.

Chi è Stefano Arnelli:
nasce il 10 gennaio 1964 a Milano, dove ha sempre vissuto. E’ un essere stanziale. Liceo scientifico e poi laurea in fisica. E’ andato ad abitare da solo abbandonando il tetto dei genitori più o meno a 32 anni, cominciando a lavorare come insegnante di matematica e fisica e, in seguito, come consulente informatico (analista programmatore) per trovare una collocazione definitiva in una grossa multinazionale di telecomunicazioni, dove tuttora lavora, ricoprendo sempre ruoli tecnici. I suoi interessi sono: in campo sportivo, il tennis (visto, giocato, vissuto) e in campo culturale le lingue straniere in generale. Parla correntemente inglese, tedesco, olandese e ha una conoscenza base di francese, spagnolo e neogreco. Sta attualmente studiando l'arabo. Ha anche seguito un corso annuale di sumero, praticamente la prima testimonianza di scrittura del mondo occidentale. Esperienza che definisce emplicemente entusiasmante!
Vive da solo in un appartamento di sua proprietà e ha anche l'hobby della coltivazione delle orchidee, fiori che ama particolarmente. E’ single...

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