Libri in abbonamento…

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Il Kindle Unlimited della piattaforma Amazon arriva ora anche in Italia, e con 9,99 euro al mese si possono e scaricare e-book tra un’offerta di oltre 700mila titoli. Letture, quindi, da qui all’eternità, ma…
Ma...

 

In questo nuovo modo di "somministrare" i libri c'è qualcosa che ancora non mi è chiaro. La celebre domanda "cui prodest?" resta senza risposta. Almeno apparentemente, perché indipendentemente dai libri che ogni cliente scaricherà e/o leggerà... nelle casse di Amazon entreranno i soldi degli abbonamenti.
jeff bezos
Ma quello che io mi chiedo è: le persone, potendo fruire di prezzi così bassi, leggeranno di più?

Abbassare il prezzo di un “prodotto” ne garantisce una maggiore vendita?
E per il libro possiamo fare un parallelo con una qualsiasi altra merce?
O il libro non è forse soltanto un “mezzo” attraverso il quale noi diamo libero sfogo alla nostra passione per il leggere?
E, quindi, poter usufruire di un maggior numero di libri diffonderà questa “passione” tra le persone? Persone che, negli ultimi anni, sembrano essersi interessate ad altre forme di conoscenza/intrattenimento?
Solo domande, come sempre. Le risposte arriveranno con il tempo. Secondo la risposta che daranno “i mercati”. Certo è che qualcuno, in casa Amazon, deve aver fatto delle previsioni, e accertato che questa politica poteva essere interessante per l’azienda di Seattle.
Quindi anche noi, che amiamo la lettura e tifiamo per un suo ritorno, siamo qui a sperare, ma…
Ma c’è ancora qualcosa che mi cammina nella testa. I lettori saranno stimolati, dai prezzi irrisori, a provare questo “bene di consumo” un po’ demodé, ma a parte Amazon, per gli scrittori questa metodologia commerciale darà dei vantaggi?
Non mi sto riferendo a quelli economici, è ovvio. Quelli è difficile immaginarli, anche nelle prospettive più rosee. No, quello che io mi chiedo è: tutti questi libri, pronti ad essere velocemente scaricati, letti ed accantonati… lasceranno una traccia nel lettore? Il lavoro di uno scrittore, estenuante per certi aspetti, se fatto con onestà e rispetto dell’atto di scrivere (e non di imbrattare fogli) sarà riconosciuto dal lettore. Egli avrà il tempo di meditare e poi assaporare quanto letto? O subito sarà stimolato ad un successivo compulsivo download e quindi ad altra lettura, a decine di altre letture?

Scusatemi, ma stamani ho in mente l’ideale professato da un amico, Vivere con Lentezza, e da un angolo del cervello quelle massime continuano a inviarmi segnali negativi nei confronti di questo nuovo metodo commerciale di casa Amazon. È in altro modo analogo a quanto fatto per decenni dalle case editrici tradizionali: invadere il mercato di prodotti editoriali, costituire una filiera che funzionava e guadagnava indipendentemente dagli acquisti o dal macero, e soprattutto dalla lettura delle persone.
Crescendo comprendiamo che i piaceri, quelli veri, vanno vissuti piano piano, gustati con lentezza e nel tempo…
F.P.M. 

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